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VISION-AIR

In risposta al tema "UTOPIA" proposto da INOUT The Contract Community nell'evento Rooms, ho sentito la necessità di rispondere attingendo ad una visione personale e politica. L'utopia, come ideale di una società perfetta, contrasta marcatamente con la realtà contemporanea, specialmente alla luce dei recenti eventi nel mio paese d'origine, l'Iran. Questa dicotomia tra l'ideale e la realtà è il cuore pulsante della mia installazione.

"Vision-air" si presenta come un commento visivo alle incoerenze e contraddizioni del mondo politico internazionale. Mentre l'utopia rappresenta armonia, equità e pace, la realtà, troppo spesso, ci mostra un quadro di disuguaglianza, ingiustizia e conflitto. Questo contrasto è esaltato attraverso l'uso di materiali trasparenti e frammenti colorati, che rappresentano la fragilità e la complessità del nostro mondo.

La mia intenzione è di invitare il visitatore a una riflessione profonda. Credendo fermamente nel potere dell'arte come catalizzatore di cambiamento e consapevolezza, spero che questa installazione possa servire come un punto di partenza per discussioni più ampie sulla condizione umana e sul nostro desiderio collettivo di un mondo migliore.

INSTALLAZIONE

Il nostro progetto si è evoluto in una installazione che cattura l'essenza della utopia attraverso la fusione di trasparenza e colore. Utilizzando pannelli di plexiglass trasparenti e colorati, abbiamo creato uno spazio che non solo incanta visivamente ma stimola anche una profonda riflessione sull'ideale di un mondo senza barriere.

L'installazione, composta da pannelli verticali, è un inno alla liberazione. La trasparenza e colore dei pannelli evocano un senso di apertura, quasi come se lo spazio stesso stesse invitando i visitatori a trascendere i propri limiti e ad immaginare nuove possibilità. Al vertice di questi pannelli, dei frammenti colorati sembrano sospesi, pronti a dissolversi nell'aria. Questi frammenti, in continua metamorfosi, rappresentano il superamento di confini e limiti, un simbolo potente della capacità dell'utopia di spingerci oltre ciò che riteniamo possibile.

La nuvola all'interno dell’installazione è un elemento chiave per ricordarci che tutto questo è solo un sogno!

COLLABORAZIONE CON  AI

Un aspetto cruciale del nostro progetto è stata la sperimentazione nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale. L’obiettivo era sottolineare che la tecnologia può essere integrata nella progettazione artistica e architettonica in modi alternativi. L'architetta Nina Songhori, ha scelto di immergersi nel mondo dell'AI, non come mero strumento, ma come un partner nel processo creativo.

Il suo approccio è stato dialettico. Inizialmente, ha avuto una profonda conversazione con un software di AI sul concetto di utopia, estendendo gradualmente la discussione all'ambito architettonico. Attraverso questo dialogo, hanno esplorato insieme diverse interpretazioni dell'utopia, considerazioni sui materiali e sulle tecnologie, culminando in una narrazione che definiva un ambiente architettonico utopico.

Nella fase successiva, l'architetta ha utilizzato un altro strumento di AI per visualizzare questi concetti, fornendo "prompt" testuali o combinazioni di testo e immagine. Questo ha permesso la creazione di rappresentazioni grafiche basate sulla collaborazione precedente.

Infine l'architetta ha fatto interagire i due strumenti di AI: ha introdotto il testo prodotto dal primo software nel generatore di immagini del secondo. Questo esperimento non solo ha prodotto risultati visivi unici, ma ha anche svelato interessanti interazioni (indirette) tra i due software, offrendo una visione alternativa sulla collaborazione e la coevoluzione tra l'AI e il creatore umano. 

REALTA VIRTUALE

Questa installazione è stata narrata e realizzata in una dimensione virtuale dallo Studio Microchaos. I visitatori sono invitati a immergersi completamente nel dialogo tra l'architetta Nina Songhori e l'intelligenza artificiale, assistendo in prima persona al dinamico scambio di idee e visioni. Questo intimo scorcio sul processo creativo si svolge in un mondo virtuale creato appositamente, un'ambientazione che serve da palcoscenico per l'evoluzione del progetto. Ogni passaggio viene illustrato e raccontato, permettendo ai visitatori di comprendere non solo l'aspetto estetico dell'opera, ma anche il significato intrinseco e le motivazioni sottostanti. La realtà virtuale diventa così uno strumento potente per svelare i retroscena del processo creativo, creando un collegamento diretto tra il creatore, l'opera e il pubblico